mercoledì 28 gennaio 2009

Convegno a Roma "Sporchi da Morire"


Cari amici

vi volevo segnalare il Convegno a Roma SPORCHI DA MORIRE con PAUL CONNECT e STEFANO MONTANARI:

Con il patrocinio del Comune di Roma
Roma 6 Febbraio 2009 alle ore 17,00
presso la Protomoteca a Piazza del Campidoglio

alla presenza di numerosi Rappresentanti Istituzionali
Ti invitamo a partecipare al Convegno:

Video messaggio di Paul Connett : http://it.youtube.com/watch?v=BygW1MWqtDA

INFO Tel. 06.72293735 - 06.95859000 Fax 06.95595200 Mob. 339.6477847- 331.6194477 sporchidamorire@primafilm.it

Incontro sui temi della gestione dei rifiuti, degli inceneritori, dei rischi per la salute causati dall’inquinamento da polveri sottili, e sulle possibili e concrete alternative sostenibili

Moderatore
David Gramiccioli

Intervengono
Dottoressa Antonietta Morena Gatti
Scopritrice delle nano-particelle assieme al dott. Stefano Montanari. Ricercatrice e Direttrice del Laboratorio di Biomateriali, Dipartimento di Neuroscienze, presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Lavora come esperto scientifico e consulente per la Commissione Europea, in particolare nel settore dei biomateriali, della biotecnologia e dei dispositivi medici. Con 140 pubblicazioni scientifiche a suo nome, è anche una collaboratrice di diverse riviste scientifiche internazionali e membro d’importanti comunità scientifiche, compresa la European Society of Biomaterials. Collabora con il Ministero della Difesa per gli studi sui danni per la salute umana causati dall’uranio impoverito.
Dottor Stefano Montanari
Autore di diversi brevetti nel campo della cardiochirurgia, della chirurgia vascolare, della pneumologia e progettista di sistemi ed apparecchiature per l’elettrofisiologia, ha eseguito consulenze scientifiche per varie aziende, dirigendo, tra l’altro, un progetto per la realizzazione di una valvola cardiaca biologica. Dal 1979 collabora con la Dottoressa Antonietta Gatti in numerose ricerche sui biomateriali. Dal 2004 è Direttore Scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena. Docente in diversi master nazionali ed internazionali, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Da anni svolge un’intensa opera di divulgazione scientifica nel campo delle nanopatologie, soprattutto per quanto riguarda le fonti inquinanti da polveri ultrafini.
Dottor Paul Connett
Professore di chimica presso la St Lawrence University a Canton, New York, teorico della strategia mondiale “Zero Waste” Da oltre 25 anni studia le problematiche della gestione dei rifiuti, con un’attenzione particolare ai pericoli derivanti dall’incenerimento ed alle alternative di non combustione più sicure e più sostenibili. Ha condotto 1500 presentazioni pubbliche in 48 Stati degli USA ed in altri 40 Paesi ed attualmente collabora al progetto italiano “Sporchi da morire”
Dottor Giovanni Ghirga
Medico Pediatra e portavoce del Coordinamento Nazionale dei Comitati dei Medici per l’Ambiente e la Salute e del Comitato dei Medici per il No al Carbone dell’Alto Lazio.

In anteprima mondiale il regista Marco Carlucci
presenterà un video tratto da “Sporchi da Morire”,
Film Documentario in preparazione sulla gestione dei rifiuti in Italia e all’estero e sulle possibili alternative virtuose agli impianti di incenerimento.

Inoltre ci sarà video Messaggio
del Sindaco di San Francisco Gavin Newsom,
città simbolo di Zero Waste (Rifiuti Zero): San Francisco- Assisi -Roma, un ponte per la speranza di un futuro virtuoso .

INFO Tel. 06.72293735 - 06.95859000 Fax 06.95595200 Mob.339.6477847- 331.6194477sporchidamorire@primafilm.it

sabato 24 gennaio 2009

ambientefuturo


Riportiamo volentieri quanto pubblicato da Ambientefuturo a proposito di Rifiuti Zero:


AMBIENTEFUTURO NEWS, 27 DICEMBRE 08: AUGURI VERSO RIFIUTI ZERO.
CONTINUA LA PREPARAZIONE DEL MEETING MONDIALE
DELLA ZWIA IN FEBBRAIO A NAPOLI.
Il 4 gennaio si svolgerà a Napoli in via della Quercia 22 ( vicinissimo a Piazza Dante) una riunione
preparatoria del meeting previsto presso il liceo scientifico Casanova dal 18 al 21 febbraio.
L’incontro rivolto alle realtà napoletane e al quale partecipa una delegazione della Rete Nazionale
Rifiuti Zero servirà a mettere a punto gli aspetti logistici e a definire temi e programmi da portare
sia all’interno del programma ufficiale del meeting, sia a suo “complemento”. Sul versante
“istituzionale” è previsto un appello del Comune di Capannori e della Rete Nazionale Rifiuti
Zero al quale verrà chiesta l’adesione dei Comuni italiani che hanno adottato la strategia “zero
waste” e dell’Associazione Nazionale dei Comuni Virtuosi che inviterà tutti gli enti locali a
cogliere l’opportunità di un evento dal quale imparare ad allargare i propri orizzonti socializzando “buone pratiche” in un “clima” di “democrazia radicale”. Ricordiamo che il programma del meeting
è su http://www.ambientefuturo.org/
e che per partecipare all’evento occorre registrarsi spedendo una mail
ad ambientefuturo@interfree.it
( a partire dal 2 gennaio sarà possibile registrarsi anche “on line”) e
che occorre segnalare se si necessita di alloggio ( i costi variano da 16 a 30 euro/giorno).
IL 2009 SARA’ L’ANNO DEL NO ALLA TRUFFA DEI CIP 6
E’ ormai iniziato il conto alla rovescia per l’inizio della vertenza contro i sussidi all’incenerimento.
La conferenza-stampa del lancio dell’iniziativa, per la quale è stato necessario costituire
l’associazione DIRITTO AL FUTURO, è prevista a Roma il 17 gennaio ( ma già un “pieghevole”
ed un agile “flyer” sono disponibili sul sito di Ambiente e Futuro dal primo dicembre diffusi in
occasione della giornata mondiale contro l’incenerimento promossa da GAIA). Non è stato facile
mettere a punto tutti i dettagli “giuridici” della vertenza che proprio per questo si configura come la
prima di questo genere dando a tutti gli utenti-cittadini “truffati” la concreta possibilità di
RIVALERSI denunciando un TRIPLICE SOPRUSO: VERSO LA SALUTE, VERSO
L’AMBIENTE, VERSO I PIU’ ELEMENTARI DIRITTI. A breve sarà disponibile un
“vademecum” per gli attivisti con il quale poter partire concretamente per la raccolta delle
RICHIESTE DI RIMBORSO.
SITI DA VISITARE…..
Primafilm, distretto creativo e tecnologico indipendente, presenta una nuova grande sfida:un viaggio nel mondo delle
polveri sottili, delle nano-particelle e delle possibili alternative. Sporchi da morire è il film-documentario che ci farà
riflettere su un problema non solo nostro ma soprattutto dei figli dei nostri stessi figli. Abbiamo preso materiale dalla
rete, lo abbiamo unito e rimesso sulla rete. Come a "voler unire" tutti coloro che lottano per la libera
informazione. http://www.sporchidamorire.com/


Greenaction (http://www.greenaction.org/) mobilita negli U.S.A., ma soprattutto in California, per sostenere le
comunità nel combattere e vincere battaglie che cambino gli atteggiamenti del governo e delle imprese a
favore della salute e dell’ambiente. In particolare GREENACTION si sta distinguendo nel contrastare il
tentativo di diffondere, negli U.S.A. ed in Canada, i cosiddetti “inceneritori mascherati”. Trattasi di
GASSIFICATORI, TORCE AL PLASMA, DISSOCIATORI MOLECOLARI, che altro non sono che varianti, per di
più poco testate, di trattamenti termici. Anche in Italia stiamo assistendo a questi tentativi. E’ di questi
giorni la proposta degli industriali della carta del distretto di Capannori di realizzare una “Arco al Plasma”
per lo smaltimento del pulper di cartiera che invece potrebbe essere ridotto e poi smaltito attraverso
trattamenti “a freddo”.
Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi, Pier Felice Ferri

venerdì 23 gennaio 2009





Purtroppo in Italia ci sono non pochi motivi di sconforto. Enti che dovrebbero essere compatti nella tutela del territorio, come Legambiente, denotano evidenti spaccature interne, causate dal conflitto di etica ed interessi. Inoltre attraverso i CIP6, i Certificati Verdi, ed una aggiunta della parola “assimilate” ad una normativa europea a favore delle energie rinnovabili, di fatto il 7% della bolletta Enel, è stato consegnato ai petrolieri e agli impianti di incenerimento: dal 1992 oltre 35 miliardi di euro.
Gli inceneritori, oramai, vengono venduti ai comuni italiani come un prodotto miracoloso mediante conferenze-show (http://it.youtube.com/watch?v=LYKCOdU0A30), tenute da esimi docenti universitari e tecnici stimati.


Negli Stati Uniti, invece, non si costruiscono più inceneritori dal 1996.



Questo anche grazie alle battaglie di un grande nome della Scienza come Paul Connett (http://www.youtube.com/watch?v=VJ39AZqwq28&feature=related), autorità mondiale nel campo della gestione dei rifiuti e teorico della strategia “Zero Rifiuti”, che promuove l’attenzione per la gestione dei rifiuti, il riciclaggio e l’innesco di sistemi virtuosi dello smaltimento della spazzatura con delle precise strategie e dei tempi di risoluzione prefissati. A questa strategia stanno aderendo tante realtà nel mondo.



lunedì 12 gennaio 2009

A Clermont-Ferrand (http://www.lemonde.fr/doublon/article/2007/10/19/des-medecins-s-opposent-a-l-incineration-des-dechets_968824_959155.html), in Francia, grazie alla mobilitazione di un gruppo di 531 medici e di associazioni per l’ambiente è stato respinto un progetto per un inceneritore di rifiuti nel giugno del 2008. La Germania, da anni, ha avviato una raccolta differenziata davvero capillare e soprattutto ha profuso molte energie nell’educazione al rispetto dell’ambiente.



Nell’Aprile del 2007 - pochi mesi prima di morire -Lorenzo Tomatis (http://www.epidemiologiaeprevenzione.it/index_1.html), il grande oncologo italiano, a proposito degli inceneritori pronunciò una frase lapidaria:

“Difficilmente le nuove generazioni ci perdoneranno per questo suicidio ambientale”
Eppure gli organi d’informazione ed alcuni illustri scienziati non fanno altro che rassicurare i cittadini sull’efficienza e sulla sicurezza degli inceneritori (http://it.youtube.com/watch?v=BAEtdVn0KYY)o - come spesso si usa dire per nobilitarli - dei “termovalorizzatori”. A tal proposito è da ricordare che la Comunità Europea ha bandito il termine “termovalorizzatore”, perché lo ha ritenuto ingannevole. (http://europa.eu/scadplus/leg/it/s15002.htm).
L’inceneritore più grande d’Europa è in Italia, a Brescia (http://www.termovalorizzatori.it/blog/impianti/lombardia/brescia/ ). È una struttura che riceve premi e riconoscimenti, ma purtroppo dalle stesse Università private che ricevono cospicue donazioni da parte delle società che gestiscono l’inceneritore.

È in questo stato di cose che risulta difficile ottenere le analisi condotte sulle popolazioni prossime agli inceneritori. Molte aziende e molti sindaci, infatti, non sono propensi a fornire dati concreti sull’incidenza di “malattie sospette” nelle popolazioni in prossimità degli impianti. Eppure sarebbe di fondamentale importanza una tavola rotonda tra i sostenitori degli inceneritori e i medici contrari. Purtroppo chi si aspetta di trovare la disponibilità dei politici e dei medici favorevoli agli inceneritori per un serio dibattito pubblico da tempo rimane deluso.
In Italia negli ultimi anni sono sorti tanti Comitati contro gli inceneritori. D’altronde quest’impianti sono ufficialmente poco più di 50, sparsi su tutto il territorio nazionale (http://associazione-clan-destino.blogspot.com/2008/03/mappa-degli-inceneritori-in-italia.html), ma tanti altri sono in rapida attivazione. Inoltre in quel numero non sono contati gl’inceneritori privati dedicati al trattamento dei rifiuti ed inoltre bisogna contare anche le centrali a biomasse che, nei fatti, sono inceneritori.

martedì 25 novembre 2008

Promo internazionale




Vi volevo anche segnalare il promo internazionale di Sporchi da Morire, dategli un'occhiata, si vede anche il Prof. Stefano Montanari:
http://it.youtube.com/watch?v=F_0_bZQApL8

giovedì 20 novembre 2008

La ricerca

In Italia, il Dottor Stefano Montanari e sua moglie la Dottoressa Antonietta Gatti – scopritori delle nano-particelle (http://www.stefanomontanari.net/) - si battono da anni contro la costruzione degli inceneritori. Con loro un folto gruppo di medici, scienziati e ricercatori internazionali si batte contro questi impianti considerati sorpassati da quasi tutti gli altri Paesi del mondo.
Oggi la scelta di differenziare i rifiuti sembra essere una novità. Eppure basta vedere un filmato dell’Istituto Luce del 1939 dove si parlava già di raccolta differenziata. Il titolo del filmato è fortemente evocativo: “Nulla si distrugge” (http://it.youtube.com/watch?v=ZSrrxBhiHnA).
Questo fa pensare alla frase attribuita ad Anassagora di Clazomene, filosofo greco del V secolo a.C.
“Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma”
Questo pensiero fu ripreso da Antoine Lavoisier, considerato il padre della chimica moderna, che nel 1775 formulò la legge della conservazione della massa, ovverosia: la quantità di materia totale di un sistema chiuso rimane costante. Il nostro “sistema chiuso” è il pianeta Terra. Bruciare rifiuti, quindi, equivale a trasformarli in elementi ancora più tossici e pericolosi, in grado di generare gravi malattie.
A metà degli anni Novanta, il laboratorio di Biomateriali dell’Università di Modena, fondato e diretto dalla Dottoressa Gatti, si trovò ad investigare sul perché un filtro cavale si fosse rotto all’interno della vena cava di un paziente. L’analisi fu di facile soluzione, ma portò ad una strana scoperta. Sulla superficie del filtro cavale analizzato si riscontravano tracce di metalli che non appartenevano né alla lega di cui il filtro era costituito né all’organismo del paziente. A quel tempo non fu possibile spiegare il ritrovamento.
Nel frattempo, spinti dalla curiosità per un ritrovamento così insolito, la Dottoressa Gatti e il Dottor Montanari avevamo cominciato a controllare le biopsie di pazienti affetti da malattie criptogeniche, cioè malattie alle quali la medicina attuale non sa attribuire un’origine. Il primo passo fu quello di cercare altri casi di granulomatosi criptogeniche.
Il risultato della ricerca fu che in tutti i casi osservati erano presenti particolati inorganici, e quei particolati non potevano essere di origine biologica, dato che gli elementi che li componevano non appartengono ad alcuna forma di vita.
Ne consegue che questi detriti dovevano provenire da una fonte esterna, penetrata con molte probabilità attraverso una delle porte naturali del corpo umano, vale a dire l’apparato respiratorio o l’apparato digerente. Era la scoperta delle micro- e nano- particelle (http://www.stefanomontanari.net/images/pdf/nanopatologie.pdf ):
corpi estranei di dimensioni infinitamente ridotte, visibili solamente con un sofisticato microscopio.

giovedì 13 novembre 2008

Il Film Documentario


Il progetto Primafilm, distretto creativo e tecnologico indipendente, presenta una nuova grande sfida: un viaggio nel mondo delle polveri sottili, delle nano-particelle e delle possibili alternative. Il film-documentario Sporchi da morire nasce da alcune domande. È vero che gli inceneritori fanno male? Perché in Italia si continuano a costruire questi impianti mentre nel resto del mondo si stanno smantellando? Quali sono i rischi concreti per la salute? Quali sono i danni provocati dalle micro- e nano-particelle? Quali sono le possibili alternative. Con queste domande in testa è partito David Gramiccioli, giornalista impegnato da sempre in inchieste scottanti. Il film documenta il suo viaggio, che presto diventa un’avventura, tra l’Italia, gli Stati Uniti, gli Emirati Arabi, la Germania, la Francia, la Spagna e l’Austria. Sporchi da morire è il film-documentario che ci farà riflettere su un problema non solo nostro ma soprattutto dei figli dei nostri stessi figli. La storia Il film racconta il viaggio nel mondo delle nano-particelle e delle polveri sottili di David Gramiccioli, giornalista in prima linea. David percorre l’Italia e si scontra con personaggi grotteschi che sembrano le maschere della Commedia dell’Arte. Piccoli assessori, sindaci e tanti altri politici che investono ora nella costruzione degli inceneritori, quando nel resto d’Europa nessuno li costruisce più da anni. I politici, ma anche alcuni grandi nomi della Scienza ed alcuni personaggi televisivi, si prodigano per rassicurare i cittadini che gli inceneritori non fanno male. Eppure David incontra il Professor Stefano Montanari (http://www.stefanomontanari.net/), un’autorità in campo scientifico, che gli racconta ben altre verità. Scopritore delle nano-particelle assieme alla moglie, la Dottoressa Antonietta Gatti, il Prof. Montanari si batte da anni contro gli inceneritori. Impegnati in questa lotta con lui ci sono tanti medici, non solo italiani. In Italia David rintraccia le possibili alternative agli inceneritori. In effetti gli esempi virtuosi di riciclaggio dei rifiuti ci sono: basti pensare al paesino di Vedelago (http://www.centroriciclo.com/), in provincia di Treviso, ma anche ad alcuni punti di raccolta d’eccellenza in Campania. In altri Paesi ci sono dei modelli davvero significativi di gestione dei rifiuti. David vola a San Francisco (http://www.sfrecycling.com/) per filmare la città con la miglior raccolta differenziata al mondo. E poi un’altra speranza per il futuro arriva da Masdar City(http://www.masdaruae.com/), la città completamente eco-compatibile in costruzione nei pressi di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Al termine del suo viaggio David è provato da molti incubi e tanti dubbi sul futuro dell’ambiente. Vorrebbe quasi cedere ma sa che la battaglia in difesa dell’ambiente, e quindi delle generazioni future, è appena cominciata. Gli autori Marco Carlucci Filmaker indipendente David Gramiccioli Giornalista e conduttore radiofonico Matteo Morittu Autore cinematografico e televisivo