venerdì 23 gennaio 2009





Purtroppo in Italia ci sono non pochi motivi di sconforto. Enti che dovrebbero essere compatti nella tutela del territorio, come Legambiente, denotano evidenti spaccature interne, causate dal conflitto di etica ed interessi. Inoltre attraverso i CIP6, i Certificati Verdi, ed una aggiunta della parola “assimilate” ad una normativa europea a favore delle energie rinnovabili, di fatto il 7% della bolletta Enel, è stato consegnato ai petrolieri e agli impianti di incenerimento: dal 1992 oltre 35 miliardi di euro.
Gli inceneritori, oramai, vengono venduti ai comuni italiani come un prodotto miracoloso mediante conferenze-show (http://it.youtube.com/watch?v=LYKCOdU0A30), tenute da esimi docenti universitari e tecnici stimati.


Negli Stati Uniti, invece, non si costruiscono più inceneritori dal 1996.



Questo anche grazie alle battaglie di un grande nome della Scienza come Paul Connett (http://www.youtube.com/watch?v=VJ39AZqwq28&feature=related), autorità mondiale nel campo della gestione dei rifiuti e teorico della strategia “Zero Rifiuti”, che promuove l’attenzione per la gestione dei rifiuti, il riciclaggio e l’innesco di sistemi virtuosi dello smaltimento della spazzatura con delle precise strategie e dei tempi di risoluzione prefissati. A questa strategia stanno aderendo tante realtà nel mondo.



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